domenica 22 aprile 2007

Trasparenza sui mercati obbligazionari-1)l'esperienza del TRACE Usa

Talvolta capita di doversi cimentare e dare delle opinioni su problemi ancora lontani dalla risoluzione;il caso in questione e' particolarmente dibattuto ed e' quello dell'introduzione o meno dell'obbligo di trasparenza delle quotazioni per i mercati obbligazionari in ambito Mifid.Vorrei affrontarlo in maniera un po' piu' analitica partendo dall'esperienza americana e lasciando un po' di spazio di riflessione per poi affrontare ,successivamente, un tentativo di applicazione nella Mifid.Storicamente nel luglio 2002 il NASD ha introdotto sul mercato dei bonds Usa una forma di autoregolamentazione imponendo una tipologia di consolidamento dei dati post trade tramite piattaforma informatica TRACE (Trade reporting and compliance engine).Una premessa:il mercato dei bonds era ed e' attualmente un mercato al 99% OTC per cui necessitava di un minimo di trasparenza e fruibilita' per l'investitore retail.Si e' creato cosi' un meccanismo di reporting post trade da parte di tutti i dealers-brokers aderenti al NASD per quanto riguarda gli "elegible bonds" con un ritardo delle transazioni effettuate di massimo 15 minuti.La "democrazia" dei prezzi e' stata resa totale con l'accesso gratuito da parte di tutti al sito www.investingbonds.com .Quale e' stato il risultato?Uniformemente si e' constatato una riduzione dei costi in termine di spreads pagati dall'investitore retail a livello di singola transazione in quanto ,anche se l'informativa e' post trade,riesce in ogni caso ad alimentare un circuito di bid/ask limit order price molto positivo ai fini della transazione ottimale(e molto vicina a quella di un investitore professionale).E' altresi altrettanto chiaro che l'universo bonds e' composto da un infinita varieta' di tipologia di titoli illiquidi(high y. bonds,emerging bonds,bonds strutturati) dove tutte le considerazioni fatte sopra hanno scarso impatto pratico.

Nessun commento: