mercoledì 4 luglio 2007

Mtf italiani nella Mifid- regolamenti


Tra varie indiscrezioni giornalistiche, appare significativo riassumere quello che potrebbe essere l’aspetto definitivo del regolamento attuativo delle autorità italiane Mifid riguardante gli Mtf (sistemi multilaterali di negoziazione). In particolare , all’atto della costituzione di un Mtf, i partecipanti stessi devono comunicare a Consob, la compagine azionaria e l’autorità stessa ha tempo 90 giorni dalla comunicazione per opporsi a eventuali soggetti azionisti che possono pregiudicare il corretto funzionamento del mercato. E’ importante ricordare che Consob si occuperà di trasparenza,correttezza di comportamento,vigilanza nei servizi di investimento e controllo su incentivi(fondi)e conflitti di interessi. Banca d’Italia sarà preposta alla idoneità organizzativa dei soggetti e a tutti gli aspetti amministrativi e contabili. Sempre riguardo al funzionamento degli Mtf la Consob deciderà sull’ammissione e sospensione di strumenti finanziari negoziati sugli Mtf multilaterali.Altrettanto importante sarà il ruolo di controllo che la Consob eserciterà sulla trasparenza pre e post negoziazione ,e a tal riguardo, verrà comunicato un regolamento “ad hoc” tale a facilitare il consolidamento delle informazioni pubbliche pre e post trade e a eliminare eventuali ostacoli che ne impediscano l’informazione “capillare” al pubblico.


2 commenti:

luca439 ha detto...

Visto che si tratta del mio primo commento lasciatemi fare i complimenti per il blog. E' piacevole e stimolante trovare qualcuno che si ponga il problema di discutere riguardo certi argomenti.
Detto questo vorrei favorire uno spunto di discussione e confronto riguardo al settlement.
Date diverse delivery dipendenti da differenti venue, se per esempio un broker ha 100 azioni tredate in parte su Borsa Italiana, in parte su SI e su MTF è necessario trattare tale trade in 3 modi differenti?
Se avete idee sarei felice di parlarne.
Grazie

Cormon ha detto...

Grazie Luca dei complimenti(fanno sempre piacere)e dell'interessante quesito.
L'idea ,già esposta su un mio vecchio articolo (Monte Titoli "apre" agli intermediari esteri),è quella di un'interazione globale tra settlement.I famosi "bridge"(per gli addetti ai lavori dei back office )tra una casa di clearing e l'altra dovranno essere più automatizzati tramite "accordi"tra le varie clearing house.L'obiettivo è la piena "fungibilità"dei titoli;sono sufficente ottimista a tal riguardo.
Cordialmente
Cormon