Parte l'operazione adeguatezza e il risparmiatore è profilato tratto da Borsa&Finanza del 27 ottobre 2007
Parte l’operazione adeguatezza E il risparmiatore è «profilato» I clienti dovranno fornire molte informazioni in più rispetto al passato al proprio intermediario o consulente. L’obiettivo è stabilire se il servizio è «appropriato»
di Salvatore Gaziano - 27-10-2007
VERSO LA MIFID «Quante volte, figliolo»? Magari il vostro promotore, private banker o consulente non arriverà a domandarvi tanto ma nelle prossime settimane, con l’entrata in vigore della Mifid, ciascun risparmiatore potrà essere obbligato a sottoporsi a un fuoco di fila di domande riguardo la propria competenza e situazione finanziaria. Uno dei «dogmi» della Mifid, la nuova disciplina dei mercati, servizi e strumenti finanziari che entra in vigore dal 1° novembre, è infatti quello di rafforzare la tutela del risparmio anche attraverso un censimento più dettagliato del profilo di rischio, della conoscenza e situazione finanziaria di ciascun investitore. Le società di investimento dovranno verificare tramite test che i servizi prestati ai clienti siano idonei attraverso due distinti obblighi: l’adeguatezza e l’appropriatezza.Se sottoscrivete una gestione patrimoniale o un servizio di consulenza in materia di investimenti sarà obbligatorio rispondere a un questionario molto più dettagliato che nel passato. Occorrerà stabilire l’adeguatezza dell’investimento proposto. «Non sarà, infatti, sufficiente come è avvenuto fino a oggi dichiarare di non voler rispondere. Quando l’impresa di investimento - osserva Fabio Civale dello studio Zitiello&Associati - non otterrà le informazioni necessarie ai fini della valutazione di adeguatezza dovrà, infatti, astenersi dal prestare i servizi di consulenza in materia di investimenti e gestione di portafoglio».LA VERA NOVITÀ. L’obiettivo di questa normativa (sulla carta) è evitare di rifilare ai risparmiatori prodotti troppo rischiosi (tipo obbligazioni argentine o azioni Parmalat) per il proprio profilo di rischio. «Nella realtà gli intermediari poco corretti potranno continuare a farlo - commenta un gestore - ma solo in più modica quantità». «Per comprendere l’adeguatezza delle operazioni finanziarie consigliate - spiega Davide Nervegna, responsabile dell’area normativa di Assosim - occorrerà sottoporre al potenziale cliente un questionario scritto molto dettagliato che consenta all’intermediario di raccogliere le informazioni occorrenti a valutare l’adeguatezza dell’investimento o servizio proposti. Tali informazioni - sottolinea Nervegna - dovranno riguardare in particolare il reddito, il patrimonio finanziario e immobiliare del cliente, i suoi impegni finanziari, gli obiettivi di investimento, ovvero il tempo per il quale desidera conservare l’investimento, le sue preferenze in materia di rischio ma anche l’operatività pregressa, la conoscenza dei mercati, il suo livello di istruzione e la professione svolta». Un lavoro non facile nella realtà. «Il problema è come argomentare e assemblare tutte queste domande e come pesarle - dice un anonimo funzionario di banca che alla Mifid ha pensato di dedicare un lettissimo blog (http://mifidnews.blogspot.com) - Visto l’approssimarsi delle scadenza temo che il lavoro sarà un po’ approssimativo da parte di tutti; il problema non è tanto l’adeguamento ai vecchi clienti (che è stato già prorogato) dei questionari, ma come comportarsi con i nuovi in questa situazione anomala di doppia gestione, difficile da realizzare in tempi ravvicinati in strutturecomplesse». TANTA CONFUSIONE. Anche per questo la scadenza del 1° novembre comporterà notevoli problemi per molte banche e sim, visto che la confusione è ancora molta. Non esiste, infatti, un questionario tipo: in questi giorni tutti gli intermediari stanno elaborando un loro modello da sottoporre alla clientela; a ciascuna risposta fornita dal risparmiatore nel questionario dovrà, infatti, essere associato mediante degli algoritmi un punteggio che determinerà il suo profilo di rischio: da bassissimo (100% obbligazionario) ad altissimo (100% azionario inclusi i future). E le operazioni consigliate o immesse nelle gestioni dovranno rispettare questa profilatura complessiva modificando se necessario la linea fino a oggi suggerita se diverge dal profilo di rischio che emerge dal questionario.
Mi occupo di mercati finanziari(vigilanza) in una primaria impresa d'investimento italiana e ho esperienza ventennale nel campo(mercati finanziari e borsa). E' mia intenzione divulgare e approfondire conoscenza della nuova normativa MiFid e le sue implacazioni operative nel contesto globale dei mercati finanziari.Il fine ultimo del blog e' creare un portale sul quale condividere idee,esperienze e proposte tra professionisti e non .
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