venerdì 30 marzo 2007

MiFid e trading algoritmico



La direttiva Mifid introdurra' sensibili cambiamenti nella struttura di negoziazione titoli come diretta conseguenza della liberalizzazione dall'obbligo di concentrazione degli scambi.E' anche evidente,analizzando la tipologia delle contrattazioni delle singole borse,che c'e' gia' stato un cambiamento epocale negli ultimi sette anni cioe' a partire dall'anno 2000.Il cambiamento strutturale e' stata una vera e propria rivoluzione del "parterre" degli operatori borsistici.In Italia Borsa Italiana ha evidenziato un "esplosione" di negoziazioni ad appannaggio di due tipologie ben precise di nuovi operatori:strutture di trading on line e hedge funds.Le due categorie sono la logica conseguenza della maggiore informazione finanziaria e di una nuova "imprenditoria" finanziaria(hedge funds)sorta come conseguenza di una migrazione dei migliori traders o talenti(non sempre)verso strutture proprie piu' "snelle".In questi anni,gli hedge funds si sono avvicinati sempre di piu' alla tecnologia cercando di coniugare creativita' proprie a velocita' di esecuzione e modelli algoritmici tali da muovere grosse masse di denaro nel minor tempo possibile e con efficienza di esecuzione.Sono diventati sempre piu' importanti modelli di trading algoritmico comunemente chiamate "black box".Ci si chiede:che legame esiste tra Mifid e Black box?La risposta e' semplice:la stessa architettura tecnologica usata dai traders per scegliere la modalita' piu' efficiente di negoziazione di una scelta operativa(esempio:voglio attivare posizioni in acquisto sulla telefonia e inizialmente acquisto Telecom Italia su Borsa di Milano ,ma nel frattempo su Parigi le quotazioni di France Telecom sono piu' "cheap" velocemente sposto il mio order sulla seconda ) verra' usata dall'impresa d'investimento in ambito Mifid per garantire alla propria clientela la famosa "best execution" (esempio: se devi comperare Telecom Italia hai un prezzo piu' conveniente su Borsa Italiana ma ai fini della "total consideration"-cioe' prezzo+costi+facilita' di esecuzione-risulta piu' conveniente andare sul circuito Mtf Torquoise).Chi l'avrebbe mai detto che gli hedge funds,tanto "vituperati" dalle autorita' finanziarie,potranno in un certo senso aiutare a rispettare la direttiva Mifid?

giovedì 22 marzo 2007

Sistemi di scambi organizzati(SSO) e Mifid


Piu' si avvicina la scadenza di novembre 2007 piu' diventa importante fare delle considerazioni prospettiche riguardo l'evoluzione dei mercati finanziari all'interno della Mifid.In particolare il mercato italiano dei futuri sistemi multilaterali di trading(Mtf)e' rappresentato oggi dagli SSO che sono numericamente parlando costituiti da ben 330 unita'.La gran parte di essi sono sistemi bilaterali di trading(futuri internalizzatori)e di matrice obbligazionaria.In realta' analizzando la loro struttura operativa si evince che sono lo strumento ideale per la negoziazione proprietaria nei confronti della clientela "retail" della singola banca(principalmente di obbligazioni proprie del paniere titoli).Con l'introduzione della "best execution" gran parte di essi potrebbero cessare di esistere poiche' NON potranno essere competitivi in termine di pricing in quanto hanno solo una funzione "in house"; non vi e' una reale concorrenza tra di essi.Le nuove regole della Mifid mirano invece a porre in competizione le varie trading venues e a costringere gli intermediari ad assicurare realmente il miglior risultato possibile per la propria clientela.Si potrebbe ipoteticamente prospettare uno scenario italiano che ,paradossamente in uno scenario di "liberalizzazione"dei mercati,porta a una diminuzione delle stesse venues(o gli attuali SSO) in quanto esisateranno solo i piu' competitivi.
Mtf azionari
Nel caso del segmento equity il panorama e' allo stato attuale composto dalle borse valori dei singoli stati che garantiscono,in un regime pero' monopolistico,liquidita' ed efficenza.Lo spazio con la Mifid di una frammentazione e competizione teoricamente esiste,ma potrebbe essere vero solo per strutture di Mtf consortili e di grandi istituzioni (per lo piu' estere)in grado per capitalizzazione,cultura finanziaria e tecnologica di competere con le borse valori stesse.
Allo stato attuale siamo in grado di affermare che esiste un progetto denominato "Turquoise"di Mtf equity paneuropeo di note istituzioni(Citigroup,Credit Suisee,Deutsche Bank,Goldman Sachs,Merrill Lynch,Morgan Stanley e Ubs).
Mtf obbligazionari
La regola della best execution potrebbe di fatto imporre l'aumento delle trading venues,cosi' come e' successo in America,in quanto i singoli brokers presenti attualmente con quotazioni sul circuito Bloomberg in realta' espongono proposte NON irrinunciabili(subject trades)e non "ferme"come nell'intenzione della direttiva Mifid-Mtf.Questo NON garantisce infatti a priori(pre-trade)il livello di miglior esecuzione possibile del trade sul mercato bonds e gli stessi brokers poi hanno dei livelli estremamente disomogenei tra le stesse quotazioni su un singolo titolo(opacita' di formazione del prezzo).Il mercato italiano allo stato attuale garantisce gia' ,per la presenza molto significativa nel nostro paese di clientela "retail"investita in bonds,contrattazioni di un buon livello di trasparenza ed efficenza con il mercato ufficiale MOT e il circuito SSO Tlx di Unicredito-Banca Imi. Nella speranza poi che venga recepita la direttiva Mifid nel campo della trasparenza anche sui bonds, si puo' ipotizzare un ruolo importante di trading venues di matrice "italiana".