lunedì 7 maggio 2007

Hedge funds e Mifid

Apparentemente la correlazione stretta non viene contemplata all'interno della Mifid:gli hedge funds sono quella entità tanto temuta ,ma spesso mai citata apertamente nei regolamenti.In realtà sono i veri protagonisti dell'ultimo decennio in quanto sono i primi attori di numerose scalate societarie,speculazioni e anche del private equity .Ne ho fatto menzione,indirettamente, nell'articolo riguardante il trading algoritmico,in quanto gran parte delle transazioni arrivano da questa tipologia di transazione che è stata introdotta proprio dagli hedge funds che sono tra i migliori "clienti" delle grosse case di brokeraggio e investimento(e si immagina nell'immediato futuro anche degli MTF azionari).Recentemente ,proprio in Italia,i maggiori hedge funds hanno richiesto formalmente di partecipare,alla stregua delle altre istituzioni finanziarie,al mercato EuroMTS dei titoli di stato.La richiesta è al "vaglio" delle autorità,ma sarà difficile negare l'accesso in quanto gli stessi hedge hanno tutti i requisiti per parteciparvi. La notizia più importante di questi giorni è quella riguardante il consiglio Ecofin(martedì 8 maggio) e la "problematica" normativa riguardante gli hedge funds.Tra le varie correnti di pensiero prevarrà ,quasi sicuramente, la linea più morbida e cioè l'assioma che l'approccio seguito dai supervisori finora abbia funzionato e sia aumentata la capacità di reazione alle turbative di mercato.Verrà probabilmente sconfitta la linea restrittiva di alcuni stati (Francia,Germania,Olanda) in quanto si presuppone che gli stessi hedge siano "indirettamente" regolamentati dalle stesse grosse istituzioni che forniscono loro il "know how" per operare(liquidità iniziale, controllo dei flussi finanziari a leva,servizi di prime brokerege",posizione di rischio certificata dalla banca stessa che diventa "garante" dell'hedge cliente) .
In conclusione, la linea di liberalizzazione della Mifid trova conferma,anche se non esplicitamente,anche a questa risoluzione dell'Ecofin dove le regole NON vengono applicate in maniera "stringente" sugli operatori e sui mercati ,ma tramite strutture indirette nelle quali si introducono complessi meccanismi di autoregolamentazione; il futuro ci dirà se questo approccio sarà efficace o meno.

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